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      AGOPUNTURA
 

L’agopuntura è una metodica terapeutica di antichissima origine cinese, che consiste nella infissione di un certo numero di sottilissimi aghi metallici in determinati punti cutanei, allo scopo di stimolare l’energia propria dei punti e riequilibrare le funzioni dell’organismo che si sono alterate provocando la malattia. Si tratta dunque di una terapia più naturale rispetto a quella classica farmacologica che utilizza sostanze chimiche estranee al nostro corpo, poiché con l’agopuntura si vanno a stimolare le difese dell’organismo, aiutandolo a guarire da sé.

L’agopuntura può essere utilizzata come terapia quando la malattia è già insorta, perché agisce sulle funzioni alterate dell’organismo, ma poiché agisce anche sui suoi equilibri energetici, essa svolge un’importante azione in ambito preventivo.

Essa si esegue a cicli di circa 10 sedute, inizialmente con cadenza bisettimanale, per poi distanziarle gradualmente col miglioramento della sintomatologia. In alcuni casi è necessario eseguire sedute più ravvicinate (giornaliere o ogni 2 giorni), ad esempio nei casi acuti e gravi tipo Herpes Zoster (Fuoco di S. Antonio).
Al termine del 1° ciclo si rivalutano le condizioni del paziente e si decide se e come riprendere le sedute, dopo aver fatto una pausa di 15-20 giorni. Nelle malattie croniche generalmente si ripetono dei cicli o delle sedute di richiamo nei mesi successivi o più spesso in primavera ed autunno, ossia ai cambi di stagione, quando cioè è più alto il rischio di recidive.

Si utilizzano generalmente aghi sterili monouso, evitando così qualunque rischio di contagio di malattie infettive. L’infissione degli aghi non è di per sé dolorosa, ma si può avvertire un certo fastidio legato alla loro manipolazione eseguita dal medico allo scopo di stimolare i punti di agopuntura, aumentando o riducendo la loro energia. Questo fastidio si manifesta come un formicolio nel punto di infissione ed irradiato lungo un certo percorso, senso di calore, intorpidimento.